Una traduzione

 Ciao, come state? Oggi, ho pensato di tradurre un'altra poesia mia. L'ultima volta che l'ho fatta, è andata abbastanza bene, però ho avuto bisogno di cercare informazioni sulla poesia contemporanea per capire quali traduzioni vengono accettabili in italiano.

L'ultima poesia trattava il rapporto tra mia madre ed io. Usavo l'attrice americana, Jennifer Garner, come uno strumento letterario per esprimere le mie frustrazioni con mia mamma.

Questa poesia è titolata "Roses" in inglese, o "Rose" in italiano. Potete trovare la pubblicazione originale qui. L'ho scritta 4 anni fa durante l'ultimo anno del liceo. In questo periodo, mio padre era ancora vivo. Tratta la storia dell'ultima volta che ho visto mia sorella viva, che è morta più o meno 14 anni fa. Alla fine della traduzione, spiegherò la storia con più dettagli, pero prima voglio darvi la vostra propria opportunità di interpretarla.

Rose

"un petalo di rosa finge, ma io sapevo sempre:

Un petalo di rosa finge, una pietra dice così stanno le cose."

—William Stafford

Papà disegna una cartina dell'Oceano Atlantico e appunta

a dove pensa che sia mia sorella.

E' una ragazza con le orecchie grandi,(0) dispersa in mare.

Prima che affondasse(1)

in un letto reclinabile dell'ospedale, prima che le gallerie delle vene rosse

smettessero di ravvivare(2) il suo sangue, collezionava

seghettate pietre(3) della battigia, e lui vendeva rose

a chiunque riusciva sulla spiaggia sabbiosa.

Tre giorni prima che Atlantide la prese, ero

sull'orlo del suo letto, alto(4) come una scogliera sospesa,

come se lei fosse un pesce in un acquario bianco.

Lui disse che la gente in coma ci possono ascoltare;

che non sono(5) vasetti vuoti. Disse

che era la mia ultima opportunità di dirle "ti voglio bene."

Non lo feci. La guardai tuffarsi in acque libere,

io(6) sicura che lei stava galleggiando nelle vicinanze.

Le rose spuntarono come foglie di ninfea

nei lavabi dell'ospedali.

(0) L'origina si scrive così: "She's a big-eared girl". Come l'italiano non permette questo tipo di flessibilità, la traduzione deve essere meno armoniosa. Forse, come la poeta, potessi rescritto questo verso perché capisco meglio di qualcun altro il messaggio, ma volevo la sfida di tradurlo.

(1) L'originale si scrive "sank away". E' interessante vedere quali verbi frasali e preposizionali esistono in italiano, e quali no. Penso che siano più comuni in inglese. Ho dovuto decidere se "affondare" (sank) esprima la stessa idea che "sank away". Alla fine, l'ho usato perché la metafora estesa nella poesia è il mare, quindi, ho deciso di continuare con un verbo che ci fa pensare all'acqua.

(2) L'originale si scrive "red reef tunnels", il quale si riferisce alle vene sanguinanti. Ma, volevo, di nuovo, mantenere questo senso acquatico. C'è un tipo di reef, cioè vena, la stessa parola per la vena sanguinante. Quindi ho messo un doppio senso e gioco di parole nella traduzione italiana che non sono riuscita a fare in inglese. "Ravvivare" anche è stato una sfida. L'originale scrive "rework", ma questo vuol dire "clean" o "refresh", in fatti, tutte due. Quindi, ho scelto il verbo che mi sembrava più naturale. "Pulire" forse ha più senso, ma l'idea della poesia non è neccesariamente avere senso.

(3) Ho messo l'aggettivo prima del sostantivo per enfatizzare l'asprezza e durezza della pietra, che porta un significato specifico della citazione di William Stafford nel comincio.

(4) “Alto” qui è maschile perché si riferisce al letto, non al parlante, che sono io. Questo cerca di enfatizzare la mia età e misura. Io era piccola in misura perché avevo 6 o 7 anni.

(5) Ho usato il plurale qui perché non ero sicura che il singolare venisse chiaro. "[loro] sono" si riferisce alla gente in coma, non a mio papà.

(6) Ho messo "io" per chiarire chi era sicura, ma "I" non è nell'originale. Non so cosa va bene e chiaro in italiano.

Come ho promesso, vi spiego un po' di più della poesia. Quando avevo 6 o 7 anni, mia sorella, che a questo punto aveva già bisogno di un trapianto di rene, morì di infarto a 19 anni. Prima della sua morte, mio padre mi portò in ospedale per dire addio perché a questo punto sapevamo che non si sarebbe svegliata (era svenuta). Mio padre mi disse di dire addio, ma non capivo la situazione, e a 6 o 7 anni, non volevo obbedire mio padre. Quindi, no per tristezza o negazione della sua morte inevitabile, ma per il mio comportamento infantile non la salutai mai. Mio padre piangeva mentre guardava sua figlia maggiore nel processo di morire. Ed io volevo solamente tornare a casa e guardare la TV. Questo ricordo mi fa sentire colpevole oggi, quindi questa poesia lo racconta. Inoltre le metafore della pietra e la rosa hanno significati. Secondo Stafford, la pietra dice così stanno le cose, e la rosa finge. Quindi mio padre in questa poesia cerca di vendere le rose. Questo vuol dire che non poteva accettare la situazione, che diceva disperatamente a tutti che mia sorella sarebbe sopravvissuta. D'altra parte, mia sorella, che collezionava pietre, non negava la sua destinazione triste.

Vi lascio con il compito di leggerla di nuovo dopo la mia spiegazione. Grazie!

 

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