Diario in stile di Lahiri Parte 3

Una difficoltà che ho affrontato come traduttrice è stata il conoscimento profondo della lingua di partenza. In generale, penso di aver un conoscimento avanzato di spagnolo e portoghese, e continuo a migliorare il mio italiano. Ma, poter capire la lingua di partenza per motivi relazionati alla traduzione a per motivi relazionati a la conversazione o al piacere non è la stessa cosa. 

Ad esempio, ci sono frasi che ascolto ogni volta che guardo un video in un'altra lingua. Le riconosco bene e che so come usarle, però tradurle è molto diverso perché non ho mai pensato al significato in inglese perché quando impariamo una lingua straniera, è generalmente meglio non tradurre letteralmente tutto. La mia via preferita di apprendimento linguistico è più organico. Mi piace tanto la gramatica, ma non traduco quasi mai al inglese, perché non voglio che l'inglese si metta nella lingua di destinazione. 

Quindi, quando tento provo a tradurre qualcosa, passo molto tempo a pensare e cercare un equivalente in inglese. Quando lo parlo tranquillamente con un amico o un professore, ad esempio, non ci sono problemi di rievocazione di parole e frasi. Fluiscono naturalmente. Però, quando traduco, all'improvviso, non mi ricordo delle frasi e parole di cui ho bisogno. 



Comments

Popular posts from this blog