Confronto di Traduzione 2

 La traduzione da Google della poesia "Volontà" da Goccia1969 (incontri l'originale qui: https://www.raccontioltre.it/22087/volonta/) 

"Will"

Who has never been born

will never die.

But in the fight I am alive,

to the last breath,

for the will to be.

I do not flee,

and if I really have to flee,

I will flee forward,

I will not close.


I vantaggi della traduzione realizzato dai computer includono la convenienza, l'automazione e la velocità. E' più barato che spendere i soldi per assumere un traduttore. Col tempo, la tecnologia sta migliorando e di conseguenza i computer riescono a realizzare traduzioni più e più precise, almeno bastano per trasmettere l'idea centrale. 

Però, ci sono anche degli svantaggi. I computer non possono sempre riconoscere le sfumature. Ci sono falsi affini, e qualche volta i computer non riescono sempre a decidere quale significato è giusto. Tante parole hanno una marea di sinonimi, e sappiamo già che un sinonimo, pur condividendo il significato, non è sempre la parola giusta. Forse per motivi estetici oppure poetici un'altra parola suona meglio. I computer non sono ben programmati per prendere decisioni così sfumate. Anche il tema della sintassi può essere complicato. Il computer magari può tradurre una frase col significato pur usando la sintassi della lingua di partenza. Forse i lettori nella lingua di destinazione capiscono il messaggio, però gli suona strano. Questo errore può togliere la magica dell'originale nella traduzione. 


Il primo problema da aggiustare, secondo me, è "to the last breath." La traduzione di "fino all'ultimo fiato" non cattura bene l'idea perché in questo caso, "fino a" e "to" non significano lo stesso. Io lo cambierei così: "until my last breath." In realtà, ho cambiato 2 dettagli: ho messo un aggettivo possessivo, "my", che in italiano non si usa nello stesso modo d'inglese. Nel contesto della poesia, è chiaro che il fiato appartiene alla portavoce, perché è scritto in prima persona. E l'uso della parola "ultimo" --che significa "final" oppure "last" -- suggerisce un significato simile a "da un punto fino alla fine." Quindi, "until" è meglio. Un'altra cosa che cambierei sarebbe "for the will to be." Secondo me, "essere" significa "exist" o "essere viva," quindi in inglese io userei il verbo "live" o persino "exist." Però non è così terribile. 

Un'altra cosa sarebbe la traduzione di "lotta," che significa sia "fight" sia "struggle." Qui, la lotta è tutte e due, ma è più un "struggle" che un "fight". 

Il peggio è "I will flee forward, / I will not close." In inglese, questo non ha nessun senso. Affinché abbia senso questa frase, si deve sostituire il verbo "flee" per "correre" in tutta la poesia, perché in inglese, non si può "fuggire in avanti," sarebbe "correre" secondo me, benché io non sia così convinta che "run" sia il verbo giusto anche. 

"I do not run away / and if I must run / I will run forward / I will not close myself up (or "close myself in")"

Questa è la mia prima tentativa, però se mi piegassi più, cercherei sicuramente un'altra maniera di tradurlo. 

Se lasciamo la traduzione com'è attualmente, non avrà molto senso. Forse parlanti bilingue d'italiano e inglese capiranno ciò che la traduzione sta cercando da dire, però lo dubito, perché anch'io non potevo capirlo senza leggere l'originale in italiano. La poesia perde l'idea della volontà di vivere, di lottare e poi sopravvivere, superare. 

La mia traduzione: 

"Will"

Who has never been born

will never die. 

But in the struggle I am alive,

up until my last breath,

because of my will to live.

I do not run away,

and if I must run,

I will run forward,

I will not close myself up. 


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